il Giappone in Italia


N5-Lezione 3 (katakana 1)

Dopo aver analizzato tutti gli hiragana, passiamo ora a vedere l'alfabeto katakana.
Questi caratteri vengono utilizzati per le parole "prese in prestito" (rubacchiate) da lingue straniere e trasformate alla giapponese.
Ad esempio ANIME deriva dall'inglese animation e verrà scritta in katakana.
TEBURU deriva da table, DOA da door e così via.
In tutti questi casi non si usa l'hiragana bensì il katakana.
Anche per parole che non discendono direttamente dalla lingua straniera, ma che riguardano cose "non tipicamente giapponesi".
Ad esempio RAAMEN è scritto in katakana, essendo un cibo importato dalla Cina, anche se poi modificato.
In realtà poi a volte le cose si mischiano.
Ad esempio qualche volta mi è capitato di vedere delle insegne con scritto raamen in hiragana, capita, così come a volte succede il contrario, parole che andrebbero scritte in hiragana vengono invece scritte in katakana, a volte per essere originali o per altri motivi a noi sconosciuti.
Per esempio la parola BAKA, che abbiamo visto significa "stupido", non è una parola importata ed ha anche dei kanji corrispondenti, ma quasi mai si trova scritta in kanji e rarissimamente in hiragana, mentre quasi sempre è scritta con il katakana, forse perché è una brutta parola e i giapponesi vogliono distanziarsi in un certo qual modo da essa, scrivendola in katakana come a voler dire "gli altri dicono queste cose non noi!! l'abbiamo imparato dagli altri!!! noi siamo educati, cazzo!!!".
Vabbè, questa è l'idea che mi sono fatto io, poi chissà se è proprio così...
Ma cominciamo a vedere la tabella dei caratteri katakana. Eccola qui:
A questo punto non mi resta che rimandarvi all'attesissimo secondo video del corso dove vedrete come vanno scritti i singoli katakana, rispettando l'ordine di scrittura dei caratteri. Andando io come sempre a intuito, senza prepararmi prima le cose spero di aver rispettato l'ordine esatto, altrimenti peggio per voi.
 
Come potete notare i suoni sono sempre gli stessi visti con gli hiragana e nulla cambia.
Abbiamo SHI e non SI, CHI e non TI, TSU e non TU, come anche FU al posto di HU che non esiste.
CHI si legge "ci" mi raccomando (l'altra volta m'ero scordato di dirlo, ma facciamo finta di nulla...).
Con la prossima lezione completeremo il discorso sui katakana, dopodiché daremo qualche altra informazione necessaria a poter scrivere tutto quello che ci pare negli alfabeti base del giapponese e poi passeremo alla grammatica e allo studio graduale dei kanji.
Mi raccomando esercitatevi a scrivere i caratteri visti e non fate come me che mi sono sempre rifiutato di farlo imparandoli in molto più tempo di quello che avrei potuto fare.
Ma io sono pigro, anzi ora termino qui il discorso che sono stanco. Alla prossima.
Vi lascio con una tabella riassuntiva dei due alfabeti visti: